Vedere non è semplicemente l'abilità di leggere lettere  di una certa dimensione a una distanza di sei metri. La visione è un sistema adattabile e complesso di raccolta ed elaborazione che collega, raggruppa, analizza, accumula, confronta e ricorda le informazioni acquisite. Interagisce in maniera dominante con l'intero organismo. 

Vedere 10/10 non vuol dire vedere bene.

E' possibile infatti vedere 10/10 ed essere addirittura ciechi.

Immaginate di vedere attraverso un foro che consenta di vedere un angolo di 5' (cioè 1/12 di grado).

In questo modo e' possibile vedere solo oggetti alti 7,3 mm alla distanza di 5 metri. Provate ad immaginare cosa significhi questo: l'angolo visivo è talmente piccolo che non consente di avere alcuna visione utile. Però permette di distinguere una lettera alta 7,3 mm e poiché vedere una lettera alta 7,3 mm a 5 metri corrisponde ad avere 10/10 abbiamo un paziente che vede 10/10 ed è cieco.

Immaginiamo ora di vedere attraverso un parabrezza di una macchina mentre sta piovendo e senza che siano in funzione i tergicristalli: fra una goccia e l'altra è possibile vedere bene, ma pensiamo alla qualità visiva "complessiva"...

La funzione visiva non è legata solo all'acutezza visiva ma ha diverse componenti: - il senso luminoso; - l'adattamento luminoso; - la sensibilità al contrasto; - il senso cromatico; - la sensazione visiva (cioè la risposta elementare dei centri allo stimolo visivo); - la percezione della forma; - la percezione visiva (l'elaborazione mentale della sensazione visiva, collegata ad informazioni incasellate nella memoria); - il campo visivo (difficile da quantificare in gradi in quanto vi possono essere delle riduzioni settoriali).

 

 

VISTA E VISIONE

La "Vista" la capacità che indica quanto una persona vede bene è considerata solo quando "viene persa", il non vedere più come prima è vissuto da molte persone come un trauma, specie se l'interessato è il proprio figlio.

La "Visione" è l'insieme di abilità che permettono alla persona di operare e interagire nel mondo visivo, definisce le potenzialità visive della persona determinandone l'efficienza visivo cogniva, potenzialità che possono crescere nel tempo se rispettate e stimolate, ma anche ridursi, deteriorandosi se l'uso della visione diventa un abuso.

La visione si apprende e si sviluppa a partire dall’infanzia. Per imparare a camminare il bambino deve cominciare a gattonare, a strisciare lentamente, ad alzarsi per stare eretto, a camminare aiutato e infine camminare senza aiuto. Un analogo processo avviene nello sviluppo della visione. Le abilità visive crescono passo dopo passo con la crescita corporea. Alcune persone non completano una di queste fasi o devono far fronte alle richieste scolastiche prima che si sia consolidata una buona visione di base. Abilità visive insufficienti interferiscono con la ricezione e l’elaborazione dell’informazione visiva. Oltre l'83% delle informazioni che il cervello riceve sono visive, abilità visive efficienti hanno un ruolo importante nell’apprendimento, nello studio e nel lavoro. Avere gli occhi che si muovono, si allineano, fissano e mettono a fuoco come una squadra, vuol dire innalzare la comprensione e l’interpretazione di tutti i messaggi visivi.

Le abilità visive che si sviluppano con la crescita comprendono: